Differenze tra le versioni di "Vinyasa Flow Yoga"
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− | "VINI" in Sanscrito significa 'respiro vitale" | + | Poichè "VINI" in Sanscrito significa 'respiro vitale" e "ASANÄ" vuol dire "postura", letteralmente "'''Vinyasa'''" significa "POSTURE CON IL MOVIMENTO". |
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− | Alcuni degli insegnanti di | + | "FLOW" in inglese significa "flusso", quindi '''Vinyasa Flow Yoga''' è la definizione che si dà a quel tipo di yoga dinamico contemporaneo che si è diffuso in Occidente a partire dagli anni '80 e che contempla nella sua lezione una serie di [[saluti al sole]] con i quali si entra e si esce fluidamente e in modo posturalmente corretto da un'[[asanä]] all'altra. |
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+ | Alcuni degli insegnanti di '''Vinyasa Flow''', come Shiva Rea, Matthew Choen, Max Strom, Janine Claudia Nizza, portano avanti da anni una ricerca del benessere psico-fisico dell'individuo fondata sull'ottimale gestione dei tre punti fondamentali dello yoga: equilibrio, forza, elasticità. | ||
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+ | Come nella migliore pratica yogica, la respirazione ujiavi è presente durante tutta la lezione per risvegliare l'albero respiratorio, strumento muscolare chiave per una pratica corretta. Senza il respiro ujiavi il Vinyasa Flow risulterebbe una mera ginnastica, perfino nociva alla pratica, causando irrigidimenti muscolari e tendinei al praticante in movimento. |
Versione delle 16:24, 2 feb 2017
Poichè "VINI" in Sanscrito significa 'respiro vitale" e "ASANÄ" vuol dire "postura", letteralmente "Vinyasa" significa "POSTURE CON IL MOVIMENTO".
"FLOW" in inglese significa "flusso", quindi Vinyasa Flow Yoga è la definizione che si dà a quel tipo di yoga dinamico contemporaneo che si è diffuso in Occidente a partire dagli anni '80 e che contempla nella sua lezione una serie di saluti al sole con i quali si entra e si esce fluidamente e in modo posturalmente corretto da un'asanä all'altra.
Alcuni degli insegnanti di Vinyasa Flow, come Shiva Rea, Matthew Choen, Max Strom, Janine Claudia Nizza, portano avanti da anni una ricerca del benessere psico-fisico dell'individuo fondata sull'ottimale gestione dei tre punti fondamentali dello yoga: equilibrio, forza, elasticità.
Come nella migliore pratica yogica, la respirazione ujiavi è presente durante tutta la lezione per risvegliare l'albero respiratorio, strumento muscolare chiave per una pratica corretta. Senza il respiro ujiavi il Vinyasa Flow risulterebbe una mera ginnastica, perfino nociva alla pratica, causando irrigidimenti muscolari e tendinei al praticante in movimento.