Differenze tra le versioni di "Swami Satyananda Saraswati"
Riga 1: | Riga 1: | ||
+ | [[File:Swami-satyananda-saraswati.jpg|400px|thumb]] | ||
+ | |||
'''Swami Satyananda (o Pramahansa Satyananda)''' è nato in una piccola città vicino ad Almora, ai piedi dell’Himalaya. | '''Swami Satyananda (o Pramahansa Satyananda)''' è nato in una piccola città vicino ad Almora, ai piedi dell’Himalaya. | ||
Versione delle 14:39, 29 mar 2021
Swami Satyananda (o Pramahansa Satyananda) è nato in una piccola città vicino ad Almora, ai piedi dell’Himalaya.
Fin da bambino mostrò qualità straordinarie ed ebbe la sua prima esperienza spirituale all’età di sei anni. Fu benedetto da molti saggi e sadhu che passavano dalla sua casa diretti verso le più alte regioni himalayane. Essi ispirarono ed evocarono in lui un intenso desiderio di raggiungere le stesse levature spirituali e un forte senso di vairagya (biscernimento) che era rimarchevole per una persona così giovane.
A diciannove anni lasciò la sua famiglia e la casa, alla ricerca del suo maestro spirituale, Swami Sivananda. Durante i dodici anni trascorsi con il suo guru, Paramahansa Satyananda si immerse nel karma yoga a tal punto che Swami Sivananda diceva che faceva il lavoro di quattro persone. Come un discepolo ideale lavorava dall’alba fino a notte tarda, coinvolgendosi in ogni tipo di lavoro, dalle pulizie alla gestione dell’ashram. Il servizio al guru era la sua passione e la sua gioia. Sebbene avesse un intelletto molto acuto e fosse descritto come un genio versatile, la conoscenza di Paramahansa Satyananda non veniva dall’istruzione o dallo studio nell’ashram.
Egli seguì con fede l’unico ordine del suo guru: “Lavora duro e sarai purificato. Non devi attrarre la luce. La luce si svilupperà da dentro te stesso”. E questo è quello che accadde: in giovane età egli acquisì una comprensione illuminata dei segreti della vita spirituale.
Dopo aver trascorso dodici anni con il suo guru, Paramahansa Satyananda intraprese la vita di parivrajka, viaggiando per nove anni attraverso India, Afghanistan, Burma, Nepal e Ceylon. Durante questo periodo incontrò grandi santi e yogi e trascorse del tempo in isolamento, formulando le tecniche di yoga per alleviare le sofferenze dell’umanità.
Nel 1963 la sua missione divenne manifesta e poiché la realizzò durante la sua permanenza in Munger, si stabilì in quel luogo, vicino al Gange, e fondò l’International Yoga Fellowship Movement e la Bihar School of Yoga per aiutare un maggior numero di persone lungo il cammino spirituale. In poco tempo vi confluirono studenti da tutta l’India e dall’estero e gli insegnamenti di Paramahansa Satyananda si diffusero rapidamente in tutto il mondo.
Nel 1968 fece un ampio giro del mondo diffondendo le antiche pratiche yogiche fra persone di ogni casta, credo, religione e nazionalità. Negli anni seguenti divenne molto conosciuto in ogni continente come un esponente principale dello yoga e del tantra. Con il suo approccio dinamico e scientifico allo yoga e alla vita spirituale, ha guidato e ispirato migliaia di centri e ricercatori spirituali di tutto il mondo. Nel 1983 ha designato Paramahansa Niranjanananda come suo successore e Presidente della Bihar School of Yoga e dei centri associati. Nel 1984 ha fondato Sivananda Math, un’istituzione sociale e caritatevole, e la Yoga Research Foundation (Fondazione per le Ricerche sullo Yoga) come istituzioni indipendenti in collaborazione con la Bihar School of Yoga.
Nel 1988 Paramahansa Satyananda ha lasciato Munger ed ha intrapreso kshetra sannyasa, la rinuncia all’istituzione, compiendo un pellegrinaggio attraverso i siddhatirtha dell’India come sadhu itinerante, senza nessuna assistenza dagli ashram e dalle istituzioni da lui fondate.
Nel 1990 ha fondato Sri Panchdashnam Alakh Bara, dove ha iniziato a seguire lo stile di vita dei paramahamsa sannyasin, che non lavorano solamente per il loro seguito e missione poiché hanno una visione universale.
Nel 2009, dopo aver partecipato e dato il darshan durante la Sat Chandi Mahayajna e Yoga purnima dove Sri Swamiji ha ispirato tutti i presenti a condurre una vita giusta e dopo aver salutato le migliaia di persone che avevano preso parte a questi eventi, egli è entrato in Mahasamadhi, la mezzanotte del 5 Dicembre e si è unito a Sri Swami Sivananda, il nostro Sadguru