Differenze tra le versioni di "Anahata-chakra"
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'''Yantra:''' un loto con dodici petali di colore verde o vermiglio, che rappresentano le vritti, le fluttuazioni della mente, che dovrebbero cessare attraverso la pratica dello yoga. Due triangoli sovrapposti che indicano l'unione del principio maschile e di quello femminile. Il triangolo giallo che rappresenta la luce, il calore e la forza del sole. Le due divinità del chakra sono Isvara, un aspetto di Shiva, e Kakini. La falce di luna crescente rappresenta il granthi di Vishnu, il nodo o blocco psichico, che deve essere sciolto per poter raggiungere l'illuminazione. L'antilope nera è il veicolo di Vayu, il vento, e rappresenta la velocità delle passioni, del pensiero e del desiderio. Il bija Mantra è Yam. | '''Yantra:''' un loto con dodici petali di colore verde o vermiglio, che rappresentano le vritti, le fluttuazioni della mente, che dovrebbero cessare attraverso la pratica dello yoga. Due triangoli sovrapposti che indicano l'unione del principio maschile e di quello femminile. Il triangolo giallo che rappresenta la luce, il calore e la forza del sole. Le due divinità del chakra sono Isvara, un aspetto di Shiva, e Kakini. La falce di luna crescente rappresenta il granthi di Vishnu, il nodo o blocco psichico, che deve essere sciolto per poter raggiungere l'illuminazione. L'antilope nera è il veicolo di Vayu, il vento, e rappresenta la velocità delle passioni, del pensiero e del desiderio. Il bija Mantra è Yam. | ||
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+ | '''Arthur Avalon''' spiega la denominazione dei sette ''cakra'', partendo dal risveglio della energia [[Kundalini]] ''śakti'' e le esperienze che l'anima individuale fa lungo il suo percorso dei centri energetici: Il ''cakra'' viene chiamato ''an-'' (non), ''āhata'' (battuto), perché qui in questo luogo vicino al cuore il yogin sente per la prima volta il cosiddetto suono di Brahman (''śabda brahman''), qual è il suono che nasce senza battere due cose l'una contro l'altra. (1) | ||
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+ | '''Heinz Grill''' assegna ad ogni ''cakra'' una sfera planetaria. Inoltre descrive come i ''cakra'' si esprimono con diverse caratteristiche nella pratica degli ''āsana'' e quale qualità rimane dopo la morte nell'anima, se un ''cakra'' è stato sviluppato bene: Il pianeta rispetto ad Anahata-chakra è il sole. Nella pratica di ''yoga-āsana'' si sperimenta un'interiorità e allo stesso momento un centro collocato al cuore. Dopo la morte l'anima vive un gradevole essere accolto, il contrario della solitudine, come conseguenza di essere stata capace di integrare in modo autonomo e creativo contenuti nel proprio percorso di vita. (2) | ||
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+ | '''Rudolf Steiner''' espone, quale sono le virtù caratteristiche da sviluppare nel percorso di conseguire conoscenze dei mondi superiori: Al motivo di sviluppare il fiore di loto a 12 petali bisogna controllare il corso dei propri pensieri, essere conseguente nelle proprie azioni, educarsi alla perseveranza, essere tollerante verso gli uomini, gli altri esseri e anche di fronte ai fatti; essere obiettivo ai fenomeni della vita e acquistare un certo equilibrio. (3) | ||
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+ | '''Fonti:''' Vedi [[Muladhara-chakra]] |
Versione delle 15:48, 25 apr 2018
Il quarto Chakra Anahata -significa non colpito- si trova nella regione del cuore. Punto di incontro fra i tre chakra più fisici e i tre più mentali. Il suo colore è il verde smeraldo ed è collegato all'elemento aria, presiede a tutto ciò che ha a che fare con i rapporti con gli altri: polmoni, cuore, timo, braccia e mani.
Disfunzioni:
- A livello fisico: asma, malattie polmonari e bronchiali, ipertensione, malattie cardiache
- A livello psico emotivo: dolori dell'anima, difficoltà nelle relazioni
Temi chiave: amore, approvazione, compassione, senso di connessione, equilibrio, guarigione, respiro
Atteggiamenti positivi: amore incondizionato, devozione, perdono, compassione, empatia, altruismo
Atteggiamenti negativi: gelosia, senso del possesso
Musica: classica, folk
Cibo: noci, germogli, miele
Verbo descrittivo: Io amo
Senso: tatto
Diritto di amare e di essere amati
Demone: dolore
Anga dello yoga: Pranayama
Yantra: un loto con dodici petali di colore verde o vermiglio, che rappresentano le vritti, le fluttuazioni della mente, che dovrebbero cessare attraverso la pratica dello yoga. Due triangoli sovrapposti che indicano l'unione del principio maschile e di quello femminile. Il triangolo giallo che rappresenta la luce, il calore e la forza del sole. Le due divinità del chakra sono Isvara, un aspetto di Shiva, e Kakini. La falce di luna crescente rappresenta il granthi di Vishnu, il nodo o blocco psichico, che deve essere sciolto per poter raggiungere l'illuminazione. L'antilope nera è il veicolo di Vayu, il vento, e rappresenta la velocità delle passioni, del pensiero e del desiderio. Il bija Mantra è Yam.
Persone autorevoli che esprimono nei loro scritti dei fatti essenziali per quanto riguarda i sette cakra:
Arthur Avalon spiega la denominazione dei sette cakra, partendo dal risveglio della energia Kundalini śakti e le esperienze che l'anima individuale fa lungo il suo percorso dei centri energetici: Il cakra viene chiamato an- (non), āhata (battuto), perché qui in questo luogo vicino al cuore il yogin sente per la prima volta il cosiddetto suono di Brahman (śabda brahman), qual è il suono che nasce senza battere due cose l'una contro l'altra. (1)
Heinz Grill assegna ad ogni cakra una sfera planetaria. Inoltre descrive come i cakra si esprimono con diverse caratteristiche nella pratica degli āsana e quale qualità rimane dopo la morte nell'anima, se un cakra è stato sviluppato bene: Il pianeta rispetto ad Anahata-chakra è il sole. Nella pratica di yoga-āsana si sperimenta un'interiorità e allo stesso momento un centro collocato al cuore. Dopo la morte l'anima vive un gradevole essere accolto, il contrario della solitudine, come conseguenza di essere stata capace di integrare in modo autonomo e creativo contenuti nel proprio percorso di vita. (2)
Rudolf Steiner espone, quale sono le virtù caratteristiche da sviluppare nel percorso di conseguire conoscenze dei mondi superiori: Al motivo di sviluppare il fiore di loto a 12 petali bisogna controllare il corso dei propri pensieri, essere conseguente nelle proprie azioni, educarsi alla perseveranza, essere tollerante verso gli uomini, gli altri esseri e anche di fronte ai fatti; essere obiettivo ai fenomeni della vita e acquistare un certo equilibrio. (3)
Fonti: Vedi Muladhara-chakra