Differenze tra le versioni di "Chakra"

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A questi sei C. si deve aggiungere un settimo centro che completa e in un certo senso trascende la serie dei sei centri della fisiologia sottile dello Yoga tantrico: si tratta de '''Shasrara-chakra''' (ruota dai mille raggi), chiamato anche brahma-sthana (sede del Brahman), brahma-randhra (cavità del Brahman), nirvana-chakra (C. del nirvana) o sahasrara-padma (loto dai mille petali). E’ raffigurato come un loto capovolto situato al di sopra del capo, con mille petali privi di colore (perché tale centro si colloca al di là del mondo delle forme e dei colori).
 
A questi sei C. si deve aggiungere un settimo centro che completa e in un certo senso trascende la serie dei sei centri della fisiologia sottile dello Yoga tantrico: si tratta de '''Shasrara-chakra''' (ruota dai mille raggi), chiamato anche brahma-sthana (sede del Brahman), brahma-randhra (cavità del Brahman), nirvana-chakra (C. del nirvana) o sahasrara-padma (loto dai mille petali). E’ raffigurato come un loto capovolto situato al di sopra del capo, con mille petali privi di colore (perché tale centro si colloca al di là del mondo delle forme e dei colori).
  
I C. rappresentano altrettante tappe dell’ascesa di [https://www.yogapedia.it/index.php?title=Kundalini Kundalini], l’energia vitale che, secondo la fisiologia mistica del tantrismo, risiede alla base della colonna vertebrale, avvolta su se stessa nelle sue spire come un serpente.
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I C. rappresentano altrettante tappe dell’ascesa di [[Kundalini]], l’energia vitale che, secondo la fisiologia mistica del tantrismo, risiede alla base della colonna vertebrale, avvolta su se stessa nelle sue spire come un serpente.
  
 
Quando lo yogin riesce a ridestarla con l’applicazione di opportune tecniche, essa comincia a salire verso l’alto, lungo la nadi chiamata susumna, e attraversa, l’uno dopo l’altro, i diversi C., fino a raggiungere il sahasrara-cakra, che simboleggia l’Assoluto al di fuori di spazio e tempo; inesso Kundalini si identifica con la Sakti, l’energia cosmica raffigurata antropomorficamente come consorte o paredra di Siva.
 
Quando lo yogin riesce a ridestarla con l’applicazione di opportune tecniche, essa comincia a salire verso l’alto, lungo la nadi chiamata susumna, e attraversa, l’uno dopo l’altro, i diversi C., fino a raggiungere il sahasrara-cakra, che simboleggia l’Assoluto al di fuori di spazio e tempo; inesso Kundalini si identifica con la Sakti, l’energia cosmica raffigurata antropomorficamente come consorte o paredra di Siva.

Versione delle 14:34, 31 mag 2016

“Cerchio”, ” centro”, del corpo sottile. La fisiologia mistica dello Yoga tantrico individua sei centri di energia (che sono stati talora posti in relazione con i sei “plessi”), considerandoli altrettante sedi dell’energia cosmica e divina; a questi se ne aggiunge un settimo, che corrisponde secondo alcuni studiosi, alla sutura frontalis. I primi sei sono collocati lungo la colonna vertebrale – assimilata al mitico monte meru, asse dell’universo – e sono sedi della Sakti, mentre il settimo, collocato al di sopra del capo, è sede di Siva.

Le principali fonti sanscrite sull’argomento, come la Hathayoga-pradipika, la Siva-samhita e lo Satcakra-nirupana, offrono un’ampia e dettagliata descrizione della raffigurazione simbolica dei diversi C., che sono, dal basso verso l’alto, i seguenti:

  1. Muladhara-chakra (C. del supporto di base), situato alla base della colonna vertebrale, nello spazio fra i genitali e l’ano e descritto come un loto con quattro petali di colore rosso sanguigno;
  2. Svadhistana-chakra (C. del suo proprio luogo), situato alla base dell’organo genitale maschile e per questo detto anche medhradhara (che sta alla base del pene); viene raffigurato come un loto dal colore rosso vermiglio a sei petali;
  3. Manipura-chakra (C. della città dei gioielli), detto anche nabhi-cakra o nabhi-sthana, perché è situato nella regione lombare all’altezza dell’ombelico (nabhi): viene raffigurato come un loto blu o dorato a dieci petali;
  4. Anahata-chakra (C.del suono incausato), detto anche hrdaya-cakra (C. del cuore); è raffigurato come un loto di colore rosso vermiglio a dodici petali;
  5. Visuddha-chakra (C. completamente puro), situato nella regione della gola e raffigurato come un loto di sedici petali di colore grigio scuro o giallo oro;
  6. Ajna-chakra (C. del potere illimitato, o del comando), situato fra le sopracciglia, dove si trova il mistico terzo occhio, e raffigurato come un loto a due petali di colore bianco splendente.

A questi sei C. si deve aggiungere un settimo centro che completa e in un certo senso trascende la serie dei sei centri della fisiologia sottile dello Yoga tantrico: si tratta de Shasrara-chakra (ruota dai mille raggi), chiamato anche brahma-sthana (sede del Brahman), brahma-randhra (cavità del Brahman), nirvana-chakra (C. del nirvana) o sahasrara-padma (loto dai mille petali). E’ raffigurato come un loto capovolto situato al di sopra del capo, con mille petali privi di colore (perché tale centro si colloca al di là del mondo delle forme e dei colori).

I C. rappresentano altrettante tappe dell’ascesa di Kundalini, l’energia vitale che, secondo la fisiologia mistica del tantrismo, risiede alla base della colonna vertebrale, avvolta su se stessa nelle sue spire come un serpente.

Quando lo yogin riesce a ridestarla con l’applicazione di opportune tecniche, essa comincia a salire verso l’alto, lungo la nadi chiamata susumna, e attraversa, l’uno dopo l’altro, i diversi C., fino a raggiungere il sahasrara-cakra, che simboleggia l’Assoluto al di fuori di spazio e tempo; inesso Kundalini si identifica con la Sakti, l’energia cosmica raffigurata antropomorficamente come consorte o paredra di Siva.

Alcuni testi tantrici menzionano ulteriori C. che non rientrano nella lista acquisita come canonica (C: delle mani, dei piedi, dei gomiti, delle ginocchia).

[Tratto da Enciclopedia dello Yoga, a cura di Stefano Piano, Promolibri Magnanelli, Torino 1996]