Differenze tra le versioni di "Sampradaya"

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== Sampradaya ==
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Il significato di “'''Sampradaya'''” è definito come la conoscenza che discende per mezzo della successione ininterrotta di maestri spirituali. A parte questa definizione può essere utilizzato per indicare società, associazioni e gruppi di persone.
  
Per molte persone Yoga significa esercizi fisici, meditazione o forse qualche affascinante filosofia. È comunemente concepito come una pratica specifica che viene eseguita con regolarità e disciplina volta a formare la coscienza di uno stato di perfetta visione spirituale interiore e di tranquillità. Yoga è sicuramente tutto questo, ma anche molto più. Non è uno, ma una serie di pratiche che coinvolgono il praticante per tutta la vita, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. I metodi possono variare, a seconda della scuola autentica o Sampradaya cui l'insegnante appartiene, ma l’obiettivo rimane lo stesso, a prescindere da quale scuola di Yoga si segue: unire il sé individuale con il sé cosmico; unire l’essere individuale all’Essere Supremo.
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Ci sono quattro sampradaya principali, o scuole di successione di maestri discendenti dagli acharya, o precettori spirituali, più importanti. Queste sono anche le principali scuole di pensiero nella tradizione Vedica. Così, chiunque  voglia essere considerato autorizzato nei suoi insegnamenti o pratiche Vediche, dovrebbe seguire o essere parte di una di queste sampradaya.
Di fatto, la parola sanscrita Yoga deriva dalla radice “yuj" che significa unire, congiungere o collegare, ed ha il significato letterale di "giogo".
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Sono stati resi popolari molti sistemi di Yoga nel mondo occidentale, soprattutto in questo secolo, ma la maggior parte di loro hanno oscurato il vero significato dello Yoga attraverso il loro mercantilismo.
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Queste sampradaya sono le seguenti:
Lo Yoga è l'unione dell'anima individuale con il trascendente, ed attraverso questa connessione veniamo a conoscenza dell'origine, della natura e del destino spirituale dell'anima. Questa conoscenza è rilevante per la formazione della coscienza, quindi ci permette di concludere che la nascita e la morte, proprio come il successo e la sconfitta, la felicità e il dolore, sono solo cambiamenti nella evoluzione dell'anima. A questo punto, lo Yoga ci aiuta a comprendere le dualità dell'esistenza umana; questo è spiegato nella Bhagavad Gita, il libro fondamentale sulla scienza dello Yoga.
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L'obiettivo dello Yoga è quello di trascendere la dualità del mondo materiale, per arrivare ad una piattaforma trascendentale oltre il piano sensoriale, per ottenere la purezza della mente, e stabilirsi nella vera felicità, liberandosi dalla sofferenza che nasce dai desideri materiali.
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# '''Lakshmi o Sri sampradaya''', il cui principale fautore, Ramanujacharya (vissuto nel 12° secolo, nato nel 1016), propagò la dottrina chiamata visista advaita, o unione tra le varietà del Signore e le Sue energie. Questa linea si dice che abbia avuto origine da Sri o la dea Lakshmi.
“La fase di perfezione si chiama trance, o samadhi, quando la mente di uno è completamente ritenuta dalle attività mentali materiali con la pratica dello Yoga. Questa fase è caratterizzata dalla capacità di vedere il sé con la mente pura e di assaporare e gioire nel sé. In questo stato di gioia, uno si trova in una condizione di sconfinata felicità trascendentale e gode di se stesso attraverso i sensi trascendentali. Così stabilito, uno non si allontana mai dalla verità, e una volta raggiunto questo, pensa che non ci sia maggiore guadagno”. BG 6.20-23
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# '''Brahma sampradaya''', la cui principale fautore, Madhvacharya (che visse nel 13° secolo, nato nel 1238), propagò la dottrina chiamata visista dvaita, o dualità con varietà. Questa scuola si dice che abbia avuto origine da Brahma.
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# '''Siva o Rudra sampradaya''', il cui esponente principale è Vishnu Swami, che ha propagato la dottrina chiamata suddha dvaita, o dualità trascendentale pura; Vallabhacharya è anche un ramo di questa sampradaya. Questa si dice che abbia avuto origine da Rudra o Shiva.
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# '''Kumara, Hamsa, Catuhsana o Sanat sampradaya''', il cui principale sostenitore, Nimbarka, ha propagato la dottrina chiamata dvaita advaita o simultanea unità e dualità. Questo si dice che abbia avuto origine dai figli di Brahma, i Kumara di cui Sanat Kumara è uno.
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Secondo la filosofia dello [[Yoga]], l'essere vivente è un'anima (atman) in un corpo fisico (rupa).
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Il corpo ha diverse parti: il corpo fisico (annamaya kosha), il corpo energetico (pranamaya kosha), il corpo mentale (manomaya kosha) ed il corpo intellettuale (vijnanamaya kosha). Attraverso il corretto uso del corpo, l'anima eleva la sua coscienza, indirizzando la vita quotidiana verso la [[Meditazione]] contemplativa che promuove l'essere, in una spirale di trascendenza.

Versione attuale delle 17:10, 16 feb 2017

Il significato di “Sampradaya” è definito come la conoscenza che discende per mezzo della successione ininterrotta di maestri spirituali. A parte questa definizione può essere utilizzato per indicare società, associazioni e gruppi di persone.

Ci sono quattro sampradaya principali, o scuole di successione di maestri discendenti dagli acharya, o precettori spirituali, più importanti. Queste sono anche le principali scuole di pensiero nella tradizione Vedica. Così, chiunque voglia essere considerato autorizzato nei suoi insegnamenti o pratiche Vediche, dovrebbe seguire o essere parte di una di queste sampradaya.

Queste sampradaya sono le seguenti:

  1. Lakshmi o Sri sampradaya, il cui principale fautore, Ramanujacharya (vissuto nel 12° secolo, nato nel 1016), propagò la dottrina chiamata visista advaita, o unione tra le varietà del Signore e le Sue energie. Questa linea si dice che abbia avuto origine da Sri o la dea Lakshmi.
  2. Brahma sampradaya, la cui principale fautore, Madhvacharya (che visse nel 13° secolo, nato nel 1238), propagò la dottrina chiamata visista dvaita, o dualità con varietà. Questa scuola si dice che abbia avuto origine da Brahma.
  3. Siva o Rudra sampradaya, il cui esponente principale è Vishnu Swami, che ha propagato la dottrina chiamata suddha dvaita, o dualità trascendentale pura; Vallabhacharya è anche un ramo di questa sampradaya. Questa si dice che abbia avuto origine da Rudra o Shiva.
  4. Kumara, Hamsa, Catuhsana o Sanat sampradaya, il cui principale sostenitore, Nimbarka, ha propagato la dottrina chiamata dvaita advaita o simultanea unità e dualità. Questo si dice che abbia avuto origine dai figli di Brahma, i Kumara di cui Sanat Kumara è uno.

Secondo la filosofia dello Yoga, l'essere vivente è un'anima (atman) in un corpo fisico (rupa). Il corpo ha diverse parti: il corpo fisico (annamaya kosha), il corpo energetico (pranamaya kosha), il corpo mentale (manomaya kosha) ed il corpo intellettuale (vijnanamaya kosha). Attraverso il corretto uso del corpo, l'anima eleva la sua coscienza, indirizzando la vita quotidiana verso la Meditazione contemplativa che promuove l'essere, in una spirale di trascendenza.